Press

Nicolò Augelli di ROCKIT recensisce l'Album 15/06/2010.


Ci sono richiami, in questo Lorenzo Artegiani. Richiami a nomi noti della musica italiana. "Ogni Battito" mi ricorda qualche brano di Biagio Antonacci, Perchè no? strizza l'occhio a Samuele Bersani. Intendiamoci, non sto parlando di copiare, semplicemente prendere spunto e reinterpretare.
Puoi permetterti di farlo, se sei un cantautore con diversi anni di esperienza alle spalle, che sa bene suonare pianoforte e chitarra, ed è il caso di Artegiani.
Questo è un disco pop fresco e dal facile ascolto. 
I testi sono semplici, seguono le rime, le melodie, senza troppe pretese. Perfetto se l'intento è quello di creare un prodotto facilmente fruibile e destinato a un pubblico vasto e variegato. Se invece si volesse rispondere ad un bisogno di novità, un azzardo magari per pochi eletti ma che per quei pochi resta spettacolare, allora la strada è diversa, molto diversa. Bisognerebbe chiedere a lui quale direzione vuole prendere la sua musica. 

Per ora confermo che Lorenzo Artegiani è un cantautore promettente, vedremo che strade sceglierà in futuro.

http://www.rockit.it/lorenzoartegiani


Bianca De Luca di EXTRA! MUSIC MAGAZINE recensisce l'Album 15/10/2010.


Perché No? di Lorenzo Artegiani sembra uscito da un'altra dimensione.
Questo particolare lo si percepisce già dal primo ascolto. E' il primo disco che, autoprodotto in collaborazione con Massimo Bozzi - già al fianco di artisti noti del calibro di Mina e Audio 2 - può essere definito un ottimo inizio, finalmente e orgogliosamente giunto con proprie forze.
Eh si perché, Perché No?, non è proprio il primo assoluto affaccio al mondo della musica di Lorenzo, ma solo il primo importante traguardo di un percorso iniziato all'età di 8 anni, quando suonando e scoprendo il pianoforte consacra la sua vita alla musica e di riflesso all'arte in generale. Da li proseguirono autorevoli studi di musica e canto, accompagnati da numerose esperienze come quella delle semifinali di Sanremo Giovani nel 1994 e di Castrocaro negli anni successivi e altre numerose collaborazioni e partecipazioni che tutt'oggi si replicano e che l'hanno portato a divenire cantautore.

Perché no?… ha l'anima di 11 tracce sfiziose , molte probabilmente scritte diversi anni fa che finalmente arrivano a essere raccolte e celebrate.
Suonano così insolite e controcorrente all'invadente punk rock e dall'angosciante psichedelia dei nostri giorni che valgono quasi per originali, danno un sospiro di sollievo, come una bella boccata di aria pulita, semplice e finalmente nuova.
Un pop fresco, piacevole, leggero si mischia a un indie pop, più avanti ad una ritmica jazzata, con arrangiamenti acustici sempre di sottofondo, che regalano una leggerezza che non annoia e lascia una certa orecchiabilità con diversi ritornelli piacevoli sparsi nella tracklist, nella quale non è difficile riconoscere qualche pezzo ideale come singolo, come la opentrack "Ogni Battito", con il suo incisivo di chitarra, testo semplice e radiofriendly, o anche la successiva "Perché no…".
Una seconda parte del disco si apre a un'atmosfera leggermente più romantica e melodica, con pezzi come "Da Milioni Di Notti", mantenendo comunque tutto il percorso fluido con canzoni fresche ed efficaci: iniziano, lanciano il tutto e fuggono via in pochi minuti, non appesantendo tematiche con retorica e senza trattenere troppo l'ascoltatore che, incuriosito ritornerà in replay.
Niente di presuntuoso o di eccezionale ma, mantenuto sulla genuinità e l'umiltà di proprie idee, evidenzia una buona preparazione musicale che a base di pura passione e di tanta fiducia regala ritmi nuovi, giovani, freschi e meritevoli.

http://www.xtm.it/DettaglioMusicAffair.aspx?ID=10778


Mikaela Dema di MArteMagazine recensisce l'Album 08/12/2010


L'atmosfera di un locale dalle luci soffuse, qualche candela tra gli sguardi di una coppia languida, qualcuno che sussurra parole sottovoce, qualcuno che danza leggero tenendo stretto fra le braccia un momento di romanticismo di quelli irripetibili, un cocktail sorseggiato piano sorridendo all'interlocutore, fuori magari freddo, proprio come adesso, da qualunque parte nel mondo. Perché no?

Questo è il nome del disco di Lorenzo Artegiani, un cantautore italiano che si affida alle parole per dare sfogo alla sua sensibilità, ad un animo particolarmente romantico che si perde in sonorità facilmente catalogabili nella musica leggera italiana, così come i testi, perlopiù dedicati ad una misteriosa Lei, a volte Romantica, alla quale chiede scusa perché Non ti scrivo mai, ma le dedica invece parole d'amore, le dedica Ogni battito.
Eppure, sarà per l'atmosfera, sarà per le sonorità rubate al jazz, che ha appreso durante il suo cammino artistico e che si porta evidentemente dietro nella sua produzione cantautorale, sarà per il tema universale, ma Lorenzo riesce ad essere collocabile sia nel pianobar capitolino, che nel club newyorkese, lontanissimo da un apparente italianità familiare e a tratti banale.
Il sax di Chi non sa ci avvicina sempre di più a quel mondo da jazz club americano e si accosta ad un testo inaspettato, che parla di cambiare il mondo in una chiave che ricorda la famosa poesia di Neruda, Lentamente muore alla quale lui risponde appunto Chi non sa soprattutto l'amore, che ritorna come soluzione unica e concreta rivelando la sua visione da sognatore.
Si continua a sognare dondolati dal movimento ritmico di Lascia che sia, un monito ad affidarsi al Tempo e al Destino, un "Take it Easy" all'italiana che sprizza positività sia attraverso il testo che attraverso la musica, che non è mai eccessiva, o potente, o invadente, ma rimane sullo sfondo entrando piano piano fino ad alleggerire il cuore di chi sta ascoltando, seppure soprappensiero, seppure con la testa altrove.
Lo stesso ascoltatore che alla canzone successiva, Romantica, non può fare a meno di muovere la testa di qua e di là o tenere il tempo incalzante con in piede, impercettibilmente, quasi senza rendersene conto.
La canzone che chiude il disco è una versione in spagnolo di Perché no, che sembra quasi essere una dimensione naturale per le parole e il ritmo bossa nova che racchiudono quel genuino ottimismo di cui sopra, davvero raro da scovare in qualunque canzone si ascolti oggi, ma abbastanza insito invece nella tradizione musicale spagnola.
Chissà che il prossimo disco non sarà una rivisitazione di questo in lingua spagnola, potrebbe essere davvero la dimensione ottimale per trasformare qualcosa di piacevole, ma ancora poco d'impatto, in qualcosa di originale. In fondo Perché No?!

http://www.martelive.it/martemagazine/martemagazine-recensioni/item/12597-lorenzo-artegiani_-perch%C3%A8-no


Antonello Furione collaboratore dell'Isola che non c'era recensisce l'Album 20/06/2010.


Mai un titolo fu più adatto per descrivere un album d’esordio come quello di Lorenzo Artegiani. “Perchè no?” suona come Raf, forse come Laura Pausini (vedi Ogni Battito) ed in alcuni momenti addirittura come Gigi D’alessio e ci si chiede “Perchè no?” Perchè non dovrebbe ricalcare anche le orme di Antonacci o Caputo? Il pregio del debutto di questo artista sta proprio nel mix di così tante influenze, che lo rendono un discreto lavoro.
Il disco, realizzato in collaborazione con Massimo Bozzi, già arrangiatore di Mina e Audio2, e con il trombettista jazz Samuele Garofoli per qualcuno forse sembrerà un po’ troppo retrò e superficiale, ma le musiche sono curate e il cantautore chitarrista e pianista di Senigallia suona un pop latino, o mediterraneo se così lo si vuol chiamare e canta bene.
In alcuni passaggi nonostante ciò, la melodia sembra troppo anni ottanta per essere vivace ed innovativa. Mancano infatti degli spunti geniali, che in quest’opera proprio perché vuol ripartire dal passato dovrebbero essere più visibili per andar oltre, rinnovare ed innovare. Ci sono buoni spunti, ma manca un po’ di coraggio e fantasia.

Nelle dieci tracce, l’ultima, la title track ricantata in spagnolo, c’è un percorso poco evolutivo che trasforma Artegiani in un cantastorie innocente che mette a frutto l’esperienza degli anni di teoria e di gavetta per gettarsi a capofitto nella prova numero uno, e questa altalena tra tradizione ed universo acustico nel complesso risulta essere assopita. La voce a tratti cantilenante sembra voler quasi raccogliere la tradizione dei trovatori, ma allo stesso tempo l’ideale dell’amor cortese al giorno d’oggi non va proprio più di moda e talvolta il cantato sebbene strutturato pare melenso e troppo semplicistico. Così qualche inserto più moderno, magari elettrico e tematiche più intense e di diverso spessore potrebbero aiutare il cantautore, a rinnovarsi, perchè il suo orizzonte, ed ogni accostamento, se non cambia strada, rischierà in futuro davvero di essere limitativo, prevedibile (come già in alcuni casi è questo lavoro) o peggio riduttivo.  Speriamo sia stata solo una falsa partenza.

http://antonellofurione.blogspot.com/2010/06/lorenzo-artegiani-perche-no.html


Mauruzia Vaglio di MUSICAMAG recensisce l'Album 19/06/2011 


Lorenzo Artegiani? Perchè no. Quando la musica è leggerezza

Un lavoro indubbiamente curatissimo dal punto di vista degli arrangiamenti. Suoni impeccabili, molto godibili e puliti. La chitarra ed il pianoforte creano tappeti musicali spesso evocativi, sui quali si sollevano il suono elegante di una tromba magistralmente padroneggiata da Samuele Garofali, e qualche punteggiatura di armonica.

Si colgono spesso sonorità che riportano ad una certa branca della tradizione cantautorale italiana, rappresentata soprattutto da un autore ormai ben affermato come Raf. La voce di Lorenzo è perfettamente integrata in questo mood leggero e sofisticato. Autore di quasi tutti i testi e musiche (tranne due brani, per i quali si avvale della collaborazione di Massimo Bozzi, anche tastierista, cantante e chitarrista d’accompagnamento) Lorenzo si rivela piacevole narratore di piccole storie di vita che, pur proponendo a tratti anche riflessioni non banali, non abbandonano mai il registro di una rassicurante pacatezza, senza mai cercare picchi impegnativi, di forte drammaticità, o di sferzante umorismo. Una caratteristica che può essere insieme un pregio o un difetto, a seconda dei gusti e dei punti di vista, ma forse un piccolo sforzo in più per dare incisività ai contenuti avrebbe giovato al lavoro. In conclusione, un cd che forse sarebbe piacevole mettere nel lettore dell’auto, per farlo diventare la colonna sonora di un lungo viaggio senza pensieri, magari verso una vacanza.


http://www.musicamag.com/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=188:lorenzo-artegiani-perche-no-quando-la-musica-e-leggerezza&catid=29:cantautori&Itemid=53